Il reflusso gastroesofageo è la conseguenza di una anomala risalita in esofago del contenuto acido dello stomaco.
Questo può rappresentare un fenomeno lieve e sporadico, oppure puo' diventare cronico e con sintomi importanti; in questo caso in medicina si parla di GERD (malattia da reflusso gastroesofageo).
La causa primaria del GERD è il malfunzionamento del cardias, ossia la valvola situata tra esofago e stomaco che è deputata appunto ad impedire la risalita del cibo verso l'esofago.
Spesso la causa del reflusso gastroesofageo è l'ernia iatale (disturbo che interessa circa il 15% degli italiani); considerando che episodi di reflusso gastresofageo interessano circa 1 italiano su 3, significa che, poco meno della metà delle persone con disturbi da reflusso presentano un'ernia iatale.
Ma anche altre condizioni collaterali favoriscono la comparsa si questa malattia quali: obesità, fumo, stress, alcolismo, gravidanza.
I sintomi tipici sono: bruciore di stomaco, rigurgiti acidi, mal di gola, raucedine, dolore al petto, disfagia, alitosi, tosse, respiro affannoso, tachicardia.
Di norma la terapia è di tipo farmacologico; raramente si ricorre a trattamenti di tipo chirurgico.
L'esofago è un organo dell'apparato digerente di forma cilindrica; di lunghezza di circa 25-30 cm e di larghezza 2-3 cm inizia a livello della faringe e termina a livello del cardias.
Nell'esofago transita il bolo alimentare, ossia il cibo masticato dai denti, e in parte digerito dagli enzimi della saliva, che proviene dalla bocca per arrivare allo stomaco.
La componente muscolare presente nella parete dell'esofago facilita il transito del bolo.
L'esofago termina a livello del cardias; che è la valvola, anch'essa di struttura muscolare, che regola il passaggio del bolo nello stomaco.
Lo stomaco è l'organo dell'apparato digerente, a forma di sacca allungata, in cui hanno luogo la digestione delle proteine e dei carboidrati; questo avviene grazie ad un ambiente acido, dato dai succhi gastrici secreti da specifiche cellule della tonaca mucosa dello stomaco.
Lungo circa 25 cm e protetto dal peritoneo, lo stomaco inizia appunto dal cardias per terminare a livello del piloro che è un'altra valvola che regola l'ingresso del cibo nell'intestino tenue.
Il diaframma è un muscolo a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale.
E' il piu' importante muscolo respiratorio e, tramite la sua contrazione (in cui si abbassa la propria cupola) ed insieme agli altri muscoli inspiratori che sollevano il torace; determina la espansione della cavità toracica e dei polmoni necessaria al richiamo d'aria che avviene durante la inspirazione.
La sua contrazione aumenta anche la pressione all'interno dell'addome; ed è importantissimo questo perchè una ridotta mobilità diaframmatica, conseguente ad un ipertono del diaframma toracico, puo' dunque creare problematiche digestive o di circolazione vaso-linfatica poiché il diaframma presenta dei fori in cui passano strutture fondamentali per questi aspetti come appunto l'esofago, il dotto toracico, la vena cava e l'aorta.
L'ernia iatale è causata dal passaggio di una porzione dello stomaco dall'addome al torace, attraverso uno dei fori del diaframma chiamato iato diaframmatico esofageo.
In condizioni normali questo foro consente questo passaggio dell'esofago attraverso il diaframma, mentre in caso di ernia iatale, una parte piu' o meno consistente dello stomaco risale questa apertura creando appunto una erniazione.
Come detto questa è una condizione piuttosto frequente (15% degli italiani).
Il trattamento osteopatico per il reflusso gastroesofageo sarà, come in ogni caso, unico e pianificato sulla base delle specifiche esigenze della persona e sulle alterazioni parafisiologiche meccaniche che essa presenta.
Sicuramente, in questa specifica condizione, un occhio di riguardo deve essere posto sulla corretta funzionalità del diaframma toracico, uno studio dell'Università Cattolica di Roma e pubblicato su Gastroenterolgy ha indagato il rapporto tra i cantanti lirici ed il reflusso gastroesofageo.
Lo studio, condotto su un campione di 351 cantanti lirici professionisti, ha dimostrato che rispetto ad un gruppo campione, ben il 35% presentava sintomi da reflusso (bruciore di stomaco, tosse, raucedine) contro il 17% del gruppo controllo.
Inoltre è stato notato che il rigurgito era legato alla quantità di concerti effettuati nei giorni precedenti e da quanti anni si svolgeva la professione di cantante.
Con ogni probabilità questi dati sono da riportare all'azione del diaframma; infatti la pressione a cui è sottoposto lo iato esofageo dei cantanti lirici può fare risalire i succhi gastrici nell'esofago.
Altre alterazioni meccaniche che possono essere collegate a questa patologia riguardano la colonna, soprattutto nel tratto toracico; infatti una ipercifosi dorsale ad esempio, oppure una scoliosi possono aggravare il reflusso.
Un altro aspetto importante da tenere il considerazione, e sul quale il trattamento osteopatico può avere un effetto, è il Sistema Nervoso Autonomo; un disequilibrio infatti Orto-Parasimpatico possono creare problemi e tensioni viscerali.
Questi sono solo alcuni esempi di aree spesso disfunzionali in persone con reflusso gastroesofageo, ma solamente una corretta valutazione posturale ed osteopatica può fare emergere alterazioni sul quale l'osteopata può lavorare.
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