IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO
La prima seduta osteopatica inizia da un colloquio.
Verrà analizzato il motivo di consulto e lo stato di salute generale del paziente; verranno esaminati gli esiti di eventuali esami diagnostici o di visite specialistiche precedentemente effettuate.
Di grande importanza è anche la storia della persona, i suoi vecchi traumi, interventi chirurgici ecc...
In questa fase, su determinate persone in cui penso questo possa aiutare la mia valutazione osteopatica; faccio anche anche il test dell'HRV (variabilità frequenza cardiaca) che è un test non invasivo, che offre una valutazione del bilanciamento del Sistema Nervoso Autonomo, questo mi dà una ulteriore idea dello stato di salute generale della persona.
Inizio poi la valutazione partendo da test macroscopici per poi andare più nello specifico; i test ortopedici e neurologici sono molto importanti in questa fase per fare diagnosi differenziale e capire se il mio intervento può aiutare, oppure è necessario un approfondimento medico.
Successivamente passo ai test posturali per capire se vi sono dei recettori responsabili nel mantenere una determinata situazione.
Solo ora inizio con i test prettamente osteopatici che vanno a ricercare le alterazioni di micromobilità e di qualità tissutale che mi permettono di ricercare le disfunzioni e di analizzare quelle più importanti che inficiano la salute del paziente e concorrono nel mantenere una sintomatologia.
La normalizzazione delle disfunzioni avviene tramite delle specifiche tecniche manipolative, alcune più energiche, mentre altre molto più delicate, scelte in base alla tipologia di disfunzione, alla tipologia di paziente e ad altre determinate situazioni. In tutti i casi, la manipolazione osteopatica, non è mai dolorosa. La durata della seduta può variare, ma è di può essere anche di 1 ora abbondante per la prima seduta, mentre le sedute successive, avranno una durata di circa 45 minuti.